Anziani
Sono più suscettibili agli effetti delle basse temperature per
la diminuita risposta del sistema di termoregolazione e la ridotta percezione
del freddo. Gli anziani con deficit fisici e/o psichici (come i malati
di Alzheimer) sono più a rischio, perché non sono in grado
di gestire correttamente il riscaldamento domestico e di adottare comportamenti
adeguati.
In caso di ondata di freddo intenso non esitare a chiedere ad altri
di fare acquisti per voi o ricevere la spesa direttamente a casa, ove
ciò è previsto. E' opportuno fare preventivamente scorte
alimentari ed avere una quantità sufficiente di medicinali disponibili
nella propria abitazione
Se si deve uscire coprirsi bene con un abbigliamento adeguato ed evitate
di compiere sforzi eccessivi
In casa mantenere la temperatura non al disotto di 19°C
Fare un'alimentazione ricca ed equilibra e bere liquidi caldi
Se i sintomi della patologia sofferta dovessero peggiorare (es. aggravamento
della dispnea, aumento espettorazione, comparsa di febbre) consultare
immediatamente il proprio medico curante
Se si vive soli, dare spesso notizie a parenti, amici o vicini
Per evitare incidenti, non riposare troppo vicino a fonti di calore
e verificare lo stato degli impianti di riscaldamento
Malati cronici
Un episodio di grande freddo, specialmente in ambito urbano, può
peggiorare condizioni di salute già precarie e, soprattutto,
aggravare patologie croniche quali: malattia cardiovascolare, broncopatia
cronica ostruttiva, asma bronchiale, diabete e disturbi neurologici
(soprattutto se in trattamento con sostanze psicotrope).
I cardiopatici appartengono ad una delle categorie più a rischio,
pertanto devono evitare di compiere sforzi eccessivi soprattutto all'aria
aperta
Le persone con insufficienza respiratoria cronica e gli asmatici devono
evitare di respirare aria gelida, esporsi alle intemperie che possono
scatenare crisi d'asma o broncospasmo.
Le persone con disturbi mentali, in particolare con deterioramento delle
capacità cognitive sono a rischio elevato per ipotermia, perché
non manifestano il disagio legato alle basse temperature e non hanno
possibilità di proteggersi adeguatamente.
Occorre prestare particolare attenzione a questi malati!
Neonati e lattanti
Sono più suscettibili agli effetti delle basse temperature sia
per la diminuzione della risposta del sistema di termoregolazione, sia
perché i bambini molto piccoli non possono manifestare apertamente
il disagio causato dal freddo
A pochi mesi di vita la termoregolazione corporea è meno efficace
ed il neonato è molto vulnerabile alle temperature molto basse
e possono entrare rapidamente in situazioni di ipotermia. Pertanto:
è consigliabile prestare attenzione alla temperatura corporea
di bambini piccoli, verificando che le parti del corpo non si presentino
fredde o intorpidite (mani, piedi, volto soprattutto) e, in caso di
allarme meteorologico, è consigliabile non uscire di casa con
neonati che abbiano meno di tre mesi di età
idratare il piccolo con regolarità.
Se è indispensabile uscire occorre osservare le seguenti precauzioni:
coprire adeguatamente il bambino. Coprire il corpo con più strati
di tessuti caldi e asciutti, al riparo dall'umidità, anche in
condizioni ambientali che apparentemente non sembrano particolarmente
rigide. Un cappellino caldo deve sempre proteggere la testa del piccolo,
perché il 30% della perdita di calore avviene attraverso il capo
evitare di utilizzare il marsupio per il trasporto dei neonati: a livello
delle gambe la circolazione è rallentata a causa dell'imbraco
che comprime le cosce, di conseguenza la temperatura corporea può
ridursi favorendo la comparsa di geloni
è preferibile trasportare il bambino in modo che possa muoversi
: utilizzando la carrozzina o il passeggino così muovendosi liberamente
può stimolare la circolazione sanguigna
se si parte in macchina per un lungo viaggio portare sempre a bordo
indumenti di ricambio copertine, bibite calde (biberon in borsa isotermica)
e almeno un pasto se il bambino è già stato svezzato
Fonte:
D.G. Prevenzione sanitaria - CCM