VOLONTARI NEL CUORE
VOLONTARI PER PASSIONE

Consigli per prevenire incidenti domestici

 

  1. E' bene evitare:
    -.il contatto ravvicinato di parti del corpo a stufe o altri apparecchi elettrici per non correre il rischio di ustioni o complicazioni vascolari
    -coricarsi senza aver prima spento apparecchi usati per scaldare il letto (scaldini o termocoperte, o altro)
    -tenere tende svolazzanti o qualsiasi materiale infiammabile, come tappeti, tappezzerie, in prossimità di stufe elettriche o a gas
    -utilizzare stufe o apparecchi elettrici che appaiono danneggiati o con il cavo di alimentazione in cattivo stato
    -accostare i fili elettrici a fonti di calore
    -sovraccaricare le prese elettriche
    -utilizzare nella stanza da bagno stufe o altri apparecchi elettrici in prossimità dell'acqua o toccarli con le mani e/o il corpo bagnati


Stufe o caldaie a gas
Le stufe a gas possono costituire elementi di rischio se non sono installate correttamente o sono in cattivo stato di manutenzione.
Ricordarsi che secondo la normativa vigente sulla sicurezza degli impianti, ogni impianto a gas deve essere controllato ogni anno da un tecnico abilitato.

Rischio di fughe di gas e intossicazione acuta da Ossido di Carbonio (CO)
Un grande pericolo spesso mortale è rappresentato dall'intossicazione acuta da Ossido di Carbonio (CO) che è un gas inodore. Questo gas può essere presente nell'aria in concentrazioni pericolose a causa di problemi legati all'insufficiente ventilazione dell'ambiente, alla scarsa o mancata evacuazione dei prodotti da combustione o a causa di perdite o fughe di gas da apparecchi difettosi (stufe o scaldabagni a gas senza idonea manutenzione). L'intossicazione acuta spesso causa la morte.


  1. I sintomi più comuni dell'intossicazione da CO sono:
    mal di testa
    vertigini
    nausea
    sonnolenza
    secchezza delle fauci
    diarrea
    vomito
    sino alla perdita di coscienza e stato comatoso


Rischio di Esplosione
Negli impianti funzionanti a gas metano ogni fuga di gas costituisce un grave rischio di esplosione: per innescarla è sufficiente una scintilla provocata da un elemento dell'impianto elettrico (anche dal solo campanello della porta) o l'accensione di un fiammifero.

Per evitare fuga di gas:
Attenersi alle leggi e norme tecniche che regolamentano l'utilizzo dei gas combustibili:
- Legge 6 dicembre 1971 n.1083 "Norme per la sicurezza dell'impiego del gas combustibile
- Legge 5 marzo 1990 n.46 "Norme per la sicurezza degli impianti"

Queste leggi prevedono che gli impianti siano realizzati secondo "regola di buona tecnica per la salvaguardia della sicurezza"(Regola dell'arte) ed indicano nelle norme CEI ed UNI (UNI CIG per il gas)gli strumenti adeguati per conseguire l'obiettivo . In particolare gli impianti a gas , per gli usi domestici e similari, devono essere realizzati nel rispetto delle seguenti norme:
UNI CIG 7129 "Impianti a gas per usi domestici alimentati da rete di distribuzione"
UNI CIG 7131 "Impianti a gas per usi domestici alimentati da bombole"
Gli infortuni elettrici
sono generalmente mortali, pertanto si raccomanda innanzi tutto di verificare che tutti gli impianti siano realizzati secondo norma di legge (46/90, Norme CEI) e che gli apparecchi siano dotati del marchio IMQ (Istituto Marchio Qualità) o di marchio estero equivalente ed inoltre:

Per evitare gli infortuni elettrici:
Gli interruttori differenziali, l'impianto di terra, la rete, le prese e gli interruttori, ognuno di questi elementi contribuisce a rendere sicuro l'impianto e richiede cura ed attenzione, sia nella fase d'installazione che nella fase di manutenzione.
In particolare occorre:
assicurarsi che vi sia "la messa a terra" dell'impianto elettrico
adottare interruttori "salvavita"
assicurarsi che l'impianto sia sempre in ottimo stato, così anche le spine ed i fili.
l'installazione e la manutenzione degli impianti elettrici devono essere realizzate da tecnici abilitati ai sensi della legge 46/90. A fine lavoro il tecnico è tenuto a rilasciare la dichiarazione di conformità dell'impianto, che ne garantisce la sicurezza e la rispondenza a quanto disposto dalla legge 46/90.


Norme da osservare per una corretta manutenzione degli impianti di riscaldameto:
Almeno una volta l'anno far controllare tutto l'impianto, non soltanto la caldaia. Il manutentore, al termine del controllo, deve consegnare al responsabile dell'impianto copia della "Dichiarazione attestante il controllo tecnico dell'impianto", chiamata anche, in gergo tecnico, "Allegato H", da lui compilata e sottoscritta, che deve essere firmata per presa visione.
Almeno con cadenza biennale far controllare il rendimento di combustione dell'impianto. I valori rilevati saranno riportati sulla "Dichiarazione attestante il controllo tecnico dell'impianto" (Allegato H), compilata e sottoscritta dal manutentore al termine dei controlli. Il manutentore ne consegnerà copia, da firmare per presa visione.
Rivolgersi sempre ad una ditta abilitata ai sensi della legge n. 46 del 1990 per tutte le operazioni di controllo e manutenzione. Le associazioni di categoria e le Camere di commercio vi potranno fornire gli elenchi o comunque utili indicazioni in merito.

Fonte: D.G. Prevenzione sanitaria - CCM